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N. 8/9 agosto-settembre 2006
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Le Feste
mariane della Siro-Occidentale
![]() di GEORGE GHARIB La
Dormizione della
Beata Vergine Dice la Liturgia siro-occidentale: "Questa
si chiama festa della Morte [di Maria] ma è la fonte
della vita; si chiama festa del Transito ma è l’inizio della
vita". La festa della "Dormizione", celebrata il 15 Agosto, è tra le feste maggiori della Madre di Dio per tutte le Chiese Orientali che la celebrano con rara solennità, estendendo di fatto la celebrazione a tutto il mese d’Agosto, o quasi; facendo perciò di questo il mese mariano per eccellenza. E ciò, se vale per tutte le Chiese Orientali, nella diversità delle loro Liturgie e lingue liturgiche, vale anche per la Chiesa Siro-Occidentale di cui ci occupiamo in questa rubrica. "Grande solennità", "festa divina" La Liturgia sira chiama la festa indifferentemente "dipartita", "migrazione", "assunzione" e "dormizione" della Madre di Dio. Si parla nei testi di "grande solennità" e di "festa divina". Risulta dai vari nomi che l’oggetto della festa non è solo quello della morte della Vergine Maria, ma anche quello della sua assunzione in corpo e anima in Cielo, dove è costituita "Regina del cielo e della terra" e "Avvocata del genere umano" presso il suo Figlio. "Questa festa – si legge in una strofa – si chiama festa della morte ma è la fonte della vita; si chiama festa del trapasso ma è l’inizio della vita". "È festa grande, fonte di grazie …".
Per dare maggiore rilievo alla celebrazione di questa festa, la Chiesa sira prepara i fedeli con un digiuno di quattordici giorni (dal 1° al 14 del mese d’Agosto), fa recitare preghiere speciali dal 7 al 14 dello stesso mese e prolunga la festa con un’altra settimana di festeggiamenti che costituisce un vero Ottavario. La data della celebrazione è fissata fin dall’inizio al 15 Agosto, come del resto è d’uso in tutte le Comunità cristiane dell’Oriente, salvo presso i Copti d’Egitto che la celebrano il 9 Agosto [= 16 Misri]. Il più antico documento che parla di una memoria della santa Vergine nel mese d’Agosto, è l’Apocrifo siriaco di cui abbiamo parlato in precedenza e secondo il quale gli Apostoli, dopo l’Assunzione in Cielo di Maria, hanno prescritto di commemorare la Madre di Dio tre volte nell’anno: alla semina del grano in Gennaio, alla mietitura o raccolta delle spighe in Maggio e alla raccolta dell’uva in Agosto. Questa terza commemorazione è venuta a confondersi con quella dell’Assunzione-Dormizione, istituita un po’ più tardi. Questo spiega come la Liturgia sira associ alla festa del 15 Agosto la memoria di "Nostra Signora della Vite", o della "Vergine Protettrice delle viti" [o anche "dell’uva"]. I testi liturgici esaltano Maria nel giorno della sua Assunzione, comparandola ad "una vite superba e senza macchia, che ha dato al mondo il grappolo celeste il cui vino ha vivificato il mondo". "Il giorno della tua Assunzione, vale a dire della tua partenza da questo mondo – si canta in una strofa – tu sei celebrata come Protettrice della vite, perché sia benedetta dalla tua memoria …". Anche l’Apocrifo siriaco del Transitus Mariae chiama Maria "la vite della gioia, preferita da Dio a tutte le altre creature …". Ciò spiega come molte Comunità orientali procedono alla benedizione dell’uva in questo giorno. Sembra che anche in alcune Regioni dell’Occidente, come in Germania, si sia proceduto in questo stesso giorno alla benedizione dei campi e dei prodotti della terra.
Ufficiatura sira della festa L’ufficiatura sira della festa della "Dormizione della Madre di Dio" è quella delle grandi occasioni; gli Autori dei testi, insieme a poeti e teologi, ricorrono alle più belle immagini già suggerite dai Padri, specialmente da Efrem Siro (sec. IV) e Giacomo di Sarug (sec. VI), per tessere alla Madre di Dio gli elogi più belli e le lodi più sentite. La preghiera d’inizio dei Vespri chiede a Cristo d’essere fatti degni di celebrare la festa di sua Madre: ; conservaci per le sue preghiere; liberaci per le sue suppliche da ogni male del corpo e dell'anima, o Cristo, nostro Signore e nostro Dio, nei secoli. Amen". I testi non mancano di evocare il raduno degli Apostoli per celebrare la ricorrenza, ma anche quello degli Angeli che, tutti insieme, uniscono la loro voce a noi della terra per celebrare come si deve il grande evento della fine della vita terrena di Maria: ; le Gerarchie ignee e spirituali, insieme alle anime dei Giusti, organizzano una processione per la sua sepoltura. In questo giorno, le legioni dei Vigili ignei e spirituali, assieme alle Potenze angeliche, onorano il giorno del Transito della Vergine Maria, figlia di Davide, Madre genitrice di Dio. ‘La pace sia con te, o figlia di David, Vergine piena di grazia, santa e tutta bella, che, con la tua morte hai benedetto la terra, e con la tua elevazione l'etere del cielo, o Madre che hai messo al mondo il Dio di tutti’ ".
Proemio, Sedro e Preghiera dell’incenso Il Sedro, come sappiamo, è la Preghiera sacerdotale che riempie i libri liturgici della Chiesa sira, e si compone di tre parti: Proemio, Sedro propriamente detto e Preghiera dell’incenso. La festa della "Dormizione" ne contiene molti; e qui di seguito diamo quello dei Vespri della festa: 1] Il Proemio eleva la mente fino alla radice del mistero celebrato, evocando quello che ne è l’Autore primo: . Egli ha onorato il giorno dell'Assunzione della sua Madre e l'ha esaltata nel Cielo e sulla terra; noi lo adoriamo e l’onoriamo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen". 2] Il Sedro propriamente detto ne approfondisce in modo più esteso i concetti, mentre cerca di scrutare nel mistero di Maria, alzando le lodi più belle e riservandole una serie senza fine di titoli e di nomi che formano il più sentito ritratto spirituale e teologico, tanto più bello perché fa intervenire gli Apostoli e gli stessi Angeli: . Tu ti sei fatto in tutto simile a noi eccetto che nel peccato, e ci hai liberati dalle catene della morte e di Satana. Tu hai inoltre onorato la memoria di tua Madre pura che hai dotato di tutte le bellezze spirituali, e tu hai riempito i cuori dei figli degli uomini di lodi eccelse e senza numero in suo onore, facendo muovere tutte le lingue per esaltare il giorno della sua Assunzione con canti sublimi. E noi, tuoi servitori della terra, accorriamo per lodarla sotto l’ispirazione dello Spirito Santo ed esclamare: ‘Tu sei la Sposa integra e la Madre pura ignara di nozze, la sorgente dei benefici, la nave delle gioie carica di beni indescrivibili! […].
3] La Preghiera dell’incenso, che conclude regolarmente il Sedro tra il profumo dell’incenso abbondantemente profuso, riempie il cuore e la mente dei fedeli, così esprimendosi: . Nella tua immensa misericordia, accetta in nome della tua Chiesa le offerte ed i doni che ti offrono i suoi figli credenti in onore di tua Madre, la Regina degli Angeli e la Sovrana dei Santi, e noi ti loderemo ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen". George Gharib |
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