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Presentazione
Iniziamo la pubblicazione di una serie
di inserti sulle Litanie Lauretane,
riproducendo le incisioni su rame dei fratelli Sebastian e Johann
Baptist Klauber.
L'opera, edita nel 1763 da Franciscus
Xaverius Dorn presso Johann Baptist Burckhart ad Augusta, in Germania,
è nel suo genere unica, sia per la straordinaria bellezza dei
particolari decorativi che illustrano le singole Litanie, sia per le
'didascalie' aggiunte alle stesse con espressioni essenziali tratte
dalla Sacra Scrittura.
Le Litanie saranno presentate da brevi
commenti a tali 'didascalie', lasciando alla sensibilità di ogni devoto
della Vergine il gusto di contemplare e di "leggere" da sé i
quadri riprodotti; con l'augurio che questi costituiscano una ideale pinacoteca
mariana da conservare nella
propria casa tra le cose più care.

Il quadro che apre la serie è come
riepilogativo delle Litanie Lauretane
ed è commentato da due espressioni dei Salmi: in alto, dal Salmo 34, 2:
"Sulle mie labbra sempre la tua lode"; in basso, dal Salmo
70, 14:
"Io continuo a sperare, dico
e ripeto la tua lode".
Nota introduttiva
Premettiamo una breve Nota
introduttiva.
Con il termine Litanie Lauretane
si designa la supplica litanica che dalla prima metà del sec. XVI si
cantava nella Santa Casa di Loreto; e da lì, favorita dalla fama del
Santuario e da alcuni interventi pontifìci, si diffuse nella Chiesa
latina fino a divenire una delle preghiere più popolari alla Vergine.
Ma le Litanie "lauretane" non
ebbero origine nel celebre Santuario delle Marche: nella loro forma
caratteristica e nel contenuto essenziale sono già attestate in un
manoscritto della fine del sec. XII: Paris, Nat. 5267.
La struttura attuale delle Litanie
ricalca quella dei suoi 'precedenti' medievali: ad una invocazione
incisiva, generalmente breve - la maggior parte consta di due parole -,
suggestiva e non priva di efficacia poetica, fa seguito la supplica
dell'Assemblea, con l'invocazione: Ora pro nobis, prega
per noi!
Come è ricordato nel num. 5 del 'Mariale
Servorum' edito dalla Curia generalizia dell'O.S.M. (Suppliche
litaniche a Santa Maria, pagg.129.130), nella redazione attuale
figurano una cinquantina di invocazioni, distribuite in sei gruppi:
- tre invocazioni iniziali che derivano
direttamente dalle Litanie dei santi;
- un gruppo di dodici invocazioni che
si snodano intorno al termine Mater (Madre), di
marcato accento teologico o di tono encomiastico; altre accennano ai
rapporti materni della Vergine che, a causa della maternità divina,
si instaurano tra Maria e il Corpo mistico di Cristo ("Madre
della Chiesa");
- un gruppo di altre sei invocazioni
sono rivolte a Maria Vergine e ne esaltano la prudenza, la
clemenza, la fede;
- tredici invocazioni di un successivo
gruppo riuniscono titoli di derivazione biblica (Arca
dell'Alleanza, Sede della Sapienza, ecc.) con altri di
origine patristica (Dimora consacrata a Dio, Torre della
santa città di Davide, ecc.);
- un gruppo di quattro invocazioni
propone un'esperienza tipica della pietà medievale: il ricorso alla
Vergine vista come presenza tutelare per i suoi figli - soprattutto
per i peccatori -, e come sorgente di consolazione per i miseri, gli
afflitti, gli infermi (Rifugio dei peccatori, Consolatrice
degli afflitti, ecc.);
- infine, un gruppo di dodici
invocazioni si svolge attorno al termine Regina: per
l'assoluta eccellenza nella santità e nell'adesione alla volontà
del Signore, la Vergine è celebrata quale Regina delle varie
categorie dei "servi di Dio": angeli, patriarchi e
profeti, apostoli e martiri, ecc.
Questi sei gruppi si trovano negli
archetipi medievali, che presentano in più un gruppo di invocazioni
radunate intorno al termine Magistra (Maestra): Magistra
humilitatis, Magistra sanctitatis, Magistra oboedientiae,
Magistra poenitentiae; gruppo della cui 'caduta' ci si può
rammaricare…
In breve, quali sono le caratteristiche
e il valore di queste Litanie? Nonostante alcuni difetti
(evidenti ripetizioni, non immediata intellegibilità di alcune
invocazioni, mancanza di rigoroso ordine logico e, altro inconveniente,
mancanza di una traduzione ufficiale in lingua italiana), le Litanie
Lauretane sono ritenute un capolavoro della preghiera popolare.
Esse hanno un indiscutibile valore
intrinseco. L'alternarsi di motivi dottrinali e poetici, biblici e
patristici, liturgici e popolari, nonché un'aura di terre lontane
recata da alcune immagini (Turris eburnea, Domus aurea,
ecc.) conferiscono loro un fascino singolare. Esse sono ora atto di
fede, ora lode schietta, ora supplica accorata, ora riconoscimento
commosso della sovrana santità di Maria.
Per tutto questo il popolo fedele le
ama, le sente sue e le recita o canta con devota continuità nel corso
del tempo…

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Kyrie
eleison:
"Della sua lode è piena la terra"
(Abacuc, 3,3). |
Christe
eleison:
"Voglio chiederti una piccola grazia, non rifiutarmela! - E
il re rispose: Chiedi ciò che vuoi e sarai
accontentata"
(1 Re, 2,20). |

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Kyrie
eleison:
"Accostiamoci con fiducia al trono
della grazia e troveremo misericordia
(Ebr 4, 16). |
Christe
audi nos:
"Dal Cielo ascolterò le preghiere
e vi sarò propizio" (2 Cr 7,14). |

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Christe
exaudi nos:
"Il Signore mi ha esaudito"
(Dt 9,19). |
Pater
de Coelis Deus:
"Di chi sei figlia?
Indicamelo"
(Gn 24,23). |

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Fili
Redemptor mundi Deus:
"Io lo so: Colui che mi salva è vivo"
(Gb 19,25). |
Spiritus
Sancte Deus:
"Per me c'è solo lei, la mia stupenda colomba, unica
figlia di sua madre,
sua delizia" (Ct 6,9). |
Segue
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