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Come fare a
smascherare un bugiardo? Non c’è bisogno di ricorrere alla macchina
della verità. Basta osservare il suo naso: sembra davvero che si
modifichi quando si racconta una bugia.
Sono tanti altri i gesti tipici dei "Pinocchi" grandi e piccoli. Come la tendenza a non guardare negli occhi la persona con cui si parla e a sbilanciare il corpo in avanti. Inoltre, nei bugiardi il tono della voce è più acuto, il respiro diventa più affannoso, il sorriso è forzato, diminuisce la saliva e quindi il bugiardo continua a passarsi la lingua tra le labbra e a schiarirsi la voce.
Ma che cos’è una bugia? È un’affermazione falsa che viene detta volontariamente per ottenere un vantaggio. Per esempio, per sentirsi più importanti («Mio padre è un attore famoso»), oppure per giustificare una brutta azione («Non sono venuto a scuola perché ero malato»). Altre volte si fa un’affermazione non vera per consolarsi di qualcosa, come fece la volpe della celebre favola di Esopo, che dopo aver tentato invano di mangiare un grappolo d’uva che si trovava troppo in alto, disse che in fondo non gli importava granché, tanto l’uva era acerba.
Altre volte si mente solo per divertirsi; in alcuni casi mentire diventa una malattia, detta mitomania. I mitòmani si costruiscono una realtà immaginaria, a cui però finiscono per credere davvero. Fino ai 5-6 anni quelle dei bambini, però, non sono vere e proprie bugie, perché quando si è piccoli ancora non si distingue bene la realtà dalla fantasia. Spesso, infatti, i bimbi, con l’aria più seria del mondo, raccontano storie inverosimili di cui si dicono protagonisti.
Sembra che ci siano astuti "bugiardi" anche nel mondo animale. Osservando i babbuini, gli etologi hanno assistito alla seguente scena: due cuccioli litigano per avere un frutto. Arrivano mamma e papà e prendono le difese del più piccolo. L’altro si immobilizza e comincia a fissare un oggetto qualsiasi. Incuriositi, anche gli altri si mettono a guardare quell’oggetto. E così l’astuto babbuino approfitta della loro distrazione, arraffa il frutto e scappa via. Ecco un altro comportamento che gli etologi hanno osservato nella savana: due giovani scimmie lottano per ottenere una radice. La più piccola comincia a urlare, anche se l’altra non ha fatto nulla. Arriva di corsa la mamma, che non ha esitazioni: scaccia la scimmia "innocente" e lascia che l’altra si mangi la sua radice. Fulvia Degl’Innocenti
Spesso i bambini raccontano storie incredibili. Non si tratta di vere e
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