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Gazzetta d'Alba, n. 15 del 15 aprile 2008

n. 15 del 15-4-2008
Questa settimana
scelti per voi...

Verso la beatificazione
di ANTONIO F. DA SILVA

Quando il reddito sorprende
di M. G. O.

Alba sorvegliata speciale
di FE.BA.

Una vita a servizio degli altri,
senza mai chiedere nulla

di RAOUL MOLINARI

Niente lettere per 15 giorni
di C.O.

Nella Filiale di Alba dieci
nuovi addetti. Basteranno?

Il Cpd risolve i problemi?
di CORRADO OLOCCO

Quando il lavoro fa male
di MARIA GRAZIA OLIVERO

Sport, alimentazione e peso-forma

Dal crampo dello scrivano
al mal di computer

di M. G. O.

La madre di Keplero non era una strega.

Così ti regalo la vita
di MARIA GRAZIA OLIVERO

Anziani. Occhio alle truffe!
di A.R.

Rocher cinesi. Li fa Ferrero
di G.S.

Carcinoma della prostata
Si fa il punto sulle cure

di LINO FERRERO

Aria: le pm10 studiate dal Cnr
di DIEGO LANZARDO

La casa di riposo in disuso
danneggiata dal forte vento

di C.O. e GIO.BA.

Altri lavori al castello
di CORRADO OLOCCO

Nasce il parco acquatico
di ANDREA AUDISIO

L'Italia sceglie Berlusconi
di GIANFRANCO MAGGI

Volti soddisfatti e delusi
di MARIA GRAZIA OLIVERO

Eliminare le mele marce
di GIANCARLO MONTALDO

 


 

La salma di Madre Scolastica Rivata, trovata intatta, è stata traslata nella chiesa di Gesù Maestro, a Roma

Verso la beatificazione

di DON ANTONIO F. DA SILVA
 

 

Dall’inizio della traslazione delle spoglie mortali della Serva di Dio Scolastica Rivata, dal cimitero di Alba a Roma, il 23 ottobre 2007, il prof. Giovanni Arcudi e la sua équipe hanno proceduto agli interventi conservativi della salma, trovata intatta dopo vent’anni dalla sepoltura. Il prof. Arcudi, direttore della Scuola di specializzazione in medicina legale e delle assicurazioni nella Facoltà medica dell’università di Roma "Tor Vergata", ha curato, tra altre, la salma di Giovanni Paolo II e di Chiara Lubich e quelle dei canonizzandi della Famiglia paolina.

La salma di Madre Scolastica Rivata.
La salma di Madre Scolastica Rivata.

In questi cinque mesi, pur nella piena osservanza anche delle norme canoniche che non permettono espressioni di culto se non dopo la beatificazione, sono aumentate giorno per giorno le espressioni di devozione e desiderio di conoscere meglio Madre Scolastica, questa figlia dell’albese, nata a Guarene. Si sono svolti incontri nei quali i membri della Famiglia paolina, e non solo, si sono uniti alle suore Pie Discepole del Divin Maestro per pregare e per ascoltare i messaggi di Madre Scolastica, tramandati specialmente attraverso le sue numerose lettere. In questi memoriali emergeva sempre la gioia contagiante di Madre Scolastica, anche nei momenti più difficili della sua vita. Lei ha saputo svolgere la sua missione, attaccata in primo luogo al Signore e alla sua volontà, e non al prestigio degli incarichi apostolici o della stima da parte delle persone. La vita consacrata veniva anche designata come istituti di perfezione, sottintendendo che si trattava di perfezione nell’amore. E il Signore ha dotato Madre Scolastica di un grande amore, sia mentre le venivano affidati incarichi di autorità, sia quando questi le venivano tolti, per passare a compiti difficili come quello di recarsi in missione in Egitto o di riprendere le stesse funzioni di prima. Si era fidata del Signore e del Beato Giacomo Alberione e non è mai venuta meno alla completa consegna di sé nell’essere fedele alla chiamata di Dio.

Roma, 3 aprile. Da destra: Giuseppina Gallo, nipote della Serva di Dio; Carla Boffa, sindaco di Guarene; l'assessore comunale Emilio Cravanzola e il parroco don Dario Saglietti.
Roma, 3 aprile. Da destra: Giuseppina Gallo, nipote della Serva di Dio;
Carla Boffa, sindaco di Guarene; l’assessore comunale Emilio Cravanzola
e il parroco don Dario Saglietti.

La Serva di Dio ha consumato la sua vita all’interno della Famiglia paolina e della Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro, ma il suo zelo per il Signore e per il Vangelo non aveva confini. Già anziana era inseparabile dal giornale, che portava anche davanti a Cristo presente nell’Eucaristia per presentare al Signore le necessità della società, della Chiesa e delle persone.

Ora le Pie Discepole e la Famiglia paolina attendono e pregano per il buon esito della causa di beatificazione e canonizzazione di questa sorella e madre, ma gli eventi vissuti il 3 aprile in occasione della sua sepoltura nella chiesa di Gesù Maestro a Roma sono una dimostrazione della sua crescente fama di santità. Per seguire le varie tappe della traslazione e della giornata conclusiva, il 3 aprile, si può consultate il sito www.madrescolastica.pddm.org.

Don Antonio F. Da Silva
Postulatore generale della Famiglia Paolina
 

RICORDI DI MADRE SCOLASTICA SUGLI INIZI DELLA CONGREGAZIONE

Nei Ricordi sugli inizi della Congregazione, scritti da Madre Scolastica nel 1964 su richiesta dell’allora superiora generale Madre M. Lucia Ricci, leggiamo: «(...) Mio Padre mi aveva condotto Lui quando entrai in Casa e discorrendo aveva raccontato al Primo Maestro [Giacomo Alberione] quello che ero capace a fare e tra l’altro che ero capace a fare la cuoca, cosa che mi dispiacque un po’ perché a me piaceva di più il cucito. Ma il Primo Maestro prese in considerazione quello che gli disse mio Padre e ciò che gli avevo espresso io; tenendo in conto le sue dichiarazioni, disse a Maestra Teresa [Raballo, delle suore Figlie di San Paolo] di mettermi a cucire con le due arrivate nella stessa settimana; questo certo l’ha fatto per far contenta me, nei primi giorni della vita religiosa, ma poco dopo mi fece mettere in cucina ad aiutare la cuoca.

Ormai però non m’importava più nulla una cosa o l’altra, e andai allegramente in cucina. Come sempre e dappertutto il lavoro era molto, ma alla sera dopo la pulizia della cucina e stoviglie trovavamo ancora modo di dar una mano a qualcuna più bisognosa. Quindi ci mandavano ad aiutare in legatoria. A me diedero il compito di aiutare a piegare la Gazzetta d’Alba, e io ne ero entusiasta.

Sovente il sig. maestro Giaccardo veniva a far visita in legatoria e una sera passandomi vicina mi disse: Oh! che fai tu qui? "Piego la Gazzetta, e se mi lasciasse sempre in legatoria ne sarei tanto contenta".

Egli mi rispose non senza un’apparente asprezza: tu vai in cucina a pulire le pentole! E io me ne andai, in silenzio, e in legatoria non mi mandarono più» (siamo nel 1922-23, ndr).


      

  
DICHIARAZIONI
- Dal Bollettino regionale: Oscar Farinetti 38 mila euro, Giancarlo Drocco 515 mila, Aldo Sartore 137 mila

Quando il reddito sorprende

di M.G.O.
  

Gazzetta ha più volte citato – cifre alla mano e in anni non sospetti – quanto stampa e tv nazionali hanno "scoperto" e portato alla ribalta di recente: non solo i politici intascano, a torto o a ragione, denaro pubblico. Non sono infatti da meno gli amministratori di enti pubblici o pubblico-privati. Anche se, in realtà, c’è modo di controllare. Ne è testimonianza il recente Bollettino ufficiale della Regione Piemonte (che pure ha tagliato, per volontà dell’Esecutivo, enti ed emolumenti), datato 5 marzo 2008. Da queste pagine spulciamo le dichiarazioni dei redditi del 2006 degli amministratori di enti e istituti operanti in ambito sabaudo, pubblicati, in ottemperanza alla legge regionale 16 del 5 settembre 1983, dall’Ufficio di presidenza del Consiglio. Liliana Allena (Atl di Alba, Bra, Langhe e Roero) dichiara un reddito di 28.647 euro; Luigi Barbero, amministratore braidese inserito nell’Atl, 214.861 euro; Giovanni Comoglio (Atl), 26.367; Giancarlo Drocco (Atl), 515.155; Natale Farinetti (si tratta dell’Oscar famoso per l’Agenzia di Pollenzo, inventore di Eataly), a sorpresa iscrive un reddito complessivo ai fini Irpef di soli 38.046 euro; Giovanni Monchiero (direttore dell’Asl Cn2) 139.290 euro; Aldo Ponzo (Agenzia di Pollenzo) 79.164 euro; Aldo Sartore (Atl), 137.702 euro.

m.g.o.