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L’obiettivo? Far
diventare Alba la capitale piemontese del turismo del vino. Idee, progetti
e attività di Go wine, attraverso le parole del suo presidente, Massimo
Corrado.
Far
diventare Alba la capitale regionale della promozione vitivinicola. È
questo l’obiettivo che Go wine persegue attraverso Vinum,
questo il sogno che nel cassetto non è più, almeno a giudicare dai 35
mila visitatori che l’anno scorso hanno affollato la kermesse enoturistica.
Questo il "punto d’arrivo" che Massimo Corrado, presidente
dell’associazione Go wine, dichiara essere in vetta ai loro
sforzi. «Quest’anno abbiamo aumentato di 500 metri la superficie
espositiva, saranno presenti oltre 350 aziende, i vini in degustazione
saranno oltre 1.300. E speriamo, anche in virtù della costante tensione
al miglioramento che è stata alla base del nostro impegno, di
incrementare ancora i risultati in termini di presenze. Nel 2005 avevamo
stimato l’arrivo in città di oltre 35.000 visitatori, 5.000 in più
rispetto al 2004».

Massimo Corrado.
- Com’è cambiato, in questi anni, il rapporto tra i cittadini
albesi, i produttori e i turisti nei confronti della kermesse?
«Abbiamo cercato di coinvolgere di più gli albesi, attraverso il
contatto con associazioni, enti, borghi, commercianti e sembra che le
risposte siano positive. I produttori partecipano in gran numero,
nonostante Vinum per delle aziende a conduzione familiare
costituisca un tour de force. Per assecondare le loro richieste
abbiamo potenziato la qualità degli allestimenti e aumentato le strutture
climatizzate. I turisti, o meglio gli enoturisti, arrivano, assaporano
e... tornano. Sono sempre di più quelli che si fermano per il week-end,
quindi gli enoturisti che arrivano da zone distanti. Affascinarli è
un modo per migliorare le vendite sul mercato itailiano. Per offrire loro
un abbraccio della città abbiamo potenziato la presenza degli stand,
riuniti in "piazze" ideali, nel centro storico. Per conoscere
meglio le esigenze di questi enoturisti stiamo realizzando, insieme all’università
Bocconi di Milano un osservatorio sull’enoturismo i cui dati
verranno resi noti durante il convegno inaugurale del 22 aprile».
- Ma Go wine non è solo Vinum, quali sono le vostre
altre attività?
«Ci stiamo espandendo continuamente. I prossimi appuntamenti saranno
il Moscato wine festival in piazza Carlo Alberto a Torino a fine
maggio, Irpinia wine a giugno, a cui seguiranno varie altre
manifestazioni estive, la Festa del vino a fine settembre ad Alba e,
soprattutto, la seconda edizione, il 15 ottobre, della Giornata nazionale Go
wine, che si svolgerà in 50 città contemporaneamente, allo scopo di
valorizzare i vitigni autoctoni. Sul fronte editoriale, invece, spicca la
pubblicazione, a maggio, della Guida per l’enoturista, curata
dalla nostra redazione e Massimo Zanichelli, in cui saranno segnalate 300
cantine italiane e che avrà cadenza annuale».
v.p.
Tutti
gli eventi giorno per giorno
L’inaugurazione
si terrà il 22 aprile alle ore 10 all’interno della sala
consiliare, in occasione del convegno di apertura.
I padiglioni espositivi, in cui i produttori in persona
presenteranno i loro vini, si potranno visitare dalle 11 alle 19
il 22, 23 e 25 aprile. Alle 16 del 22 aprile degustazione guidata
di dieci Barolo intitolata "Barolo 2002. Il coraggio di
osare" a cura di Gigi Brozzoni, direttore del seminario
"Luigi Veronelli".
Domenica 23 aprile alle 9.30, in Comune, si terrà l’incontro
fra la delegazione della Regione Alsazia e le autorità albesi;
alle 11, all’interno dell’auditorium del palazzo
"Giacomo Morra" prenderà il via il convegno "Vino,
sport e salute", organizzato a cura della Sezione albese del Panathlon
international. Alle 16 prenderà il via la degustazione
guidata di otto Barbaresco dal titolo: "Uno sguardo al
Barbaresco 2003 attraverso alcuni suoi grandi cru" a cura di
Massimo Zanichelli, direttore periodico Go wine e co-autore
della Guida ai vini dell’Espresso.
A La Morra, presso la biblioteca di enogastronomia e territorio
Libri da gustare dell’associazione culturale Ca dj’amis,
in via Vittorio Emanuele 8, verrà presentato, alle 16.30 il
volume Piemonte… la signora del vino di Andrea Zanfi,
fotografie di Giò Martorana (info: 0173-50.92.25).
Il 24 aprile sarà la giornata dedicata alle Enoteche
regionali di Langa e Roero (ne parliamo a pag. 10), con incontri,
degustazioni e concerti dedicati al vino presso le sedi delle
enoteche regionali del Barolo, del Barbaresco, del Roero, la
piemontese di Grinzane Cavour e l’Enoteca regionale delle
colline del Moscato d’Asti e dell’Asti spumante.
Il 25 aprile alle 11.30 si terrà la "Presentazione
dei dati vendemmiali 2005 e dell’Atlante delle etichette dei
vini Langhe (tipologia rosso)", in collaborazione con la
Camera di commercio di Cuneo. Alle 16 ancora una degustazione
guidata, questa volta alla scoperta di otto vini realizzati da
vitigno Nebbiolo, dal titolo: "Viaggio nel Piemonte
attraverso il Nebbiolo", a cura della rivista del vino Euposia.
Nel secondo week-end "Festival del vino" con i Borghi
Il 30 aprile e il 1° maggio si bissa con il "Festival del
vino". Dalle 11 alle 19 saranno ancora protagoniste le
"enoteche" di Vinum, mentre i Borghi della città
daranno vita a scene, giochi, intrattenimenti e appuntamenti
gastronomici della tradizione contadina di Langa e Roero.
Domenica 30 aprile alle 10.30 prenderà il via una tavola
rotonda sul tema: Cinque cerchi nei vigneti: come sfruttare e
mantenere l’effetto Olimpiadi in cantina e nel turismo del vino,
alla quale parteciperà anche l’assessore regionale all’agricoltura,
Mino Taricco. Alle 11 gli appassionati di formaggi potranno
immergersi in una degustazione, guidata dai maestri dell’Organizzazione
nazionale assaggiatori di formaggio, di Raschera di alpeggio Dop, La
feia, La sola e Robiola di Roccaverano Dop,
accompagnati dai vini Roero e Barbera. Alle 15 si degusteranno,
sempre insieme agli esperti Onaf, Castelmagno Dop, Toma di
pecora di Langa, Murazzano Dop, Bra Dop, accompagnati dai vini
Nebbiolo e Barbaresco.
Il sipario di Vinum si chiuderà il 1° maggio con
una lunga (e affascinante) serie di appuntamenti. Alle 11, nella
sala consiliare del Comune, ci sarà la premiazione del secondo
concorso vetrinistico Vinum, profumi e colori. Alla stessa
ora l’Organizzazione nazionale assaggiatori di vini darà il via
alla prima delle degustazioni guidate della giornata, dedicata a
Alta Langa, Langhe Favorita e Roero Arneis. Alle 15 protagoniste
della degustazione guidata saranno le Barbere, mentre alle 16.30 i
riflettori si accenderanno sui Nebbioli. |

Alla ricerca di piazza...
di V.P.
Durante la kermesse
enoturistica, come nel corso della Fiera del tartufo e, in certi casi,
nell’uso comune, i toponimi del centro storico cambiano nome.
Primavera
tempo di rinnovamento. È quanto devono aver pensato gli organizzatori di Vinum
nell’assegnare nuovi nomi a vie, cortili e piazze del centro
storico. Ci perdonino i lettori e soprattutto gli organizzatori di Vinum
e della Fiera del tartufo, ai primi posti nella gara a far
impazzire i navigatori satellitari, se vogliamo bonariamente ironizzare su
quest’abitudine tipicamente albese, consolidata dall’uso comune e
assunta, negli ultimi anni, anche dalle manifestazioni turistiche.

Ci perdonino per la bonaria ironia
Sì, perché se durante la Fiera del tartufo vie e piazze del
centro assumono nomi di colori, durante Vinum vengono ribattezzati
con quelli dei vini della zona, anche se, a onor del vero (e dello
stradario), ad Alba esistono già corso Barolo, corso Nebbiolo, corso Asti
e via Barbaresco.
L’abitudine, dicevamo, pare connaturata all’albesità se è vero
che nell’uso comune i casi non mancano. Qualche esempio? Il più
eclatante è quello della strada dello struscio, via Vittorio Emanuele II,
nota in città con il nome di via Maestra. E dopo aver detronizzato un re,
privandolo della via a lui dedicata, gli albesi non si sono fermati,
scalzando dalla sua piazza anche un imperatore. È il caso di Publio Elvio
Pertinace (originario di una località vicino a Barbaresco), eletto dal
Senato romano al soglio imperiale all’inizio del 193 dopo Cristo, la cui
piazza è conosciuta sotto le torri come piazza San Giovanni, dal nome
della chiesa che vi sorge.

Ma anche la storia recente non si salva da questa mania degli albesi.
Quanti sanno che il centro pulsante della città, la piazza dove si
affacciano il Municipio, alcune delle torri medievali più belle e il
Duomo, si chiama piazza Risorgimento? Sono pochi gli albesi che al turista
disorientato non la indicheranno come piazza Duomo.
Poi ci sono le piazze che conservano il nome dei mercati che vi si
tenevano, come piazza San Francesco, nota agli anziani come piassa dij
cuteij, e piazza Osvaldo Cagnasso, citata da tutti come piazza del
bestiame. E quelle che non sono riconosciute dallo stradario ma
esistono nell’uso comune, come lo slargo di via ospedale, noto come piassa
’d la causina. E altre che si rifanno a strutture che non ci sono
più, come piazza Garibaldi, nota come "la pontina", e piazza
San Francesco che reca omaggio a una chiesa demolita nel periodo
napoleonico. Ecco allora che Vinum si allinea a questa consuetudine
e l’arricchisce, facendo nascere piazza Barolo, piazza Barbaresco e
piazza Colline di Alba riunite tutte (ma solo dal 22 al 25 aprile) nello
spazio all’interno del cortile della Maddalena, che il 30 aprile e il
1° maggio accoglierà piazza "Le grandi firme" e ancora piazza
Colline di Alba.

I vini più pregiati a battezzare vie e piazze
Dal 22 al 25 aprile quella comunemente conosciuta come piazza Savona si
trasformerà in piazza Roero, negli stessi giorni (e solo in quelli)
piazza San Francesco diventerà "piazza dei vini del Piemonte: le vie
e i vicoli di Vinum" e piazza San Giovanni (ufficialmente Pertinace)
unirà tre perle locali, trasformandosi in piazza Barbera, Dolcetto e
Moscato. Per tutta la manifestazione, invece piazza Piemonte sarà
allestita nella spaziosa piazza Medford (dove ci saranno anche i banchi di
golosità alimentari di "Il Piemonte in tavola"), piazza Italia,
dedicata ai vitigni autoctoni, sarà in piazza Risorgimento (o piazza
Duomo che dir si voglia), mentre il centro commerciale Albagalleria accoglierà
"piazzetta mondo", destinata a ospitare i nettari dei quattro
continenti. Ancora, per la prima volta inserita nella kermesse (e
nella girandola dei nomi), piazza Garibaldi sarà piazza Asti. Infine, ad
accogliere la "Grande enoteca" e piazza Emergenti sarà deputato
il palazzo "Giacomo Morra", alias palazzo delle mostre e
dei congressi. Non si salva nemmeno lui!
v.p.
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