Gazzetta d'Alba n.12 del 20-3-2002 - C’è il via libera al tunnel sotto il Tanaro
Periodici San Paolo - Home Page
A Roma, ultima Conferenza dei servizi per l’Asti-Cuneo. Forse sarà soppresso il casello di Cantina Roddi, spostandolo a Verduno

C’è il via libera al tunnel
sotto il Tanaro

di CLAUDIO PUPPIONE
   

   Gazzetta d'Alba n. 12 del 20-3-2002 - Home Page

A Roma si è svolta l’ultima Conferenza dei servizi per l’autostrada, quella sul lotto 2.5, con il tunnel sotto il Tanaro. Resta da decidere se il casello di Alba ovest sarà spostato verso Verduno. È molto probabile la contestuale realizzazione della variante da Cantina Roddi a corso Cortemilia.

E con questa abbiamo finito. Il 13 marzo, a Roma, presso il Ministero dei lavori pubblici, si è svolta l’ultima Conferenza dei servizi sui lotti dell’autostrada Asti-Cuneo. Il commissario straordinario incaricatodi seguire la procedura, l’ingegner Carlo Bartoli, insediato nel 2000, ha portato a compimento una parte importantissima del suo compito nei tempi previsti. La scorsa settimana è arrivato il "sì" definitivo al progetto riguardante il territorio di Alba, comprensivo del tunnel di 3.500 metri in doppia canna che passerà sotto lacapitale delle Langhe e della sistemazione della tangenziale attuale, prolungata fino allaprovinciale che collega Baraccone di Castagnito a Neive.

Alla riunione hanno preso parte i sindaci di Alba, Giuseppe Rossetto, di Guarene, Emilio Cravanzola, e di Castagnito, Anna Becchis Vezza, il vicepresidente della Provincia di Cuneo, Franco Revelli, vari funzionari ministeriali e regionali e i progettisti della società Selpro. L’opera potrà essere variata in sede di redazione della progettazione esecutiva, ma non sarà più necessario convocare la Conferenza, poiché si tratterà, eventualmente, solo di sopprimere uno dei due caselli previsti, a patto che tutti gli enti interessati, a iniziare dai Comuni, siano d’accordo.

Ma procediamo con ordine. Per farlo, occorre segnalare una volta di più il ruolo fondamentale svolto da Revelli.

Franco Revelli.
"DEUS EX MACHINA". A Franco Revelli (foto), va gran parte del merito
della soluzione della questione "Asti-Cuneo", ma sindaci,
Regione e parlamentari hanno fatto la loro parte.

L’avvocato Rossetto, che milita nella parte avversa, esprime riconoscenza all’esponente dei Ds: «Il Vicepresidente della Provincia, in un’ottica di completa e fattiva collaborazione con le Amministrazioni municipali, è stato determinante nel proporre soluzioni a questioni molto delicate che rischiavano di bloccare l’iter dell’autostrada. La sua competenza generale e la profonda conoscenza dell’argomento specifico, nonché la passione che lo accompagna, hanno fatto il resto. Da quando sono sindaco, ho constatato l’insostituibile ruolo svolto da Revelli e di questo gli sono grato, pur senza dimenticare quanto hanno fatto la Regione e i parlamentari espressione del nostro territorio. Su questo tema, la sinergia è stata completa e si è riusciti a superare le divisioni partitiche e le gelosie personali».

Gazzetta, i cui cronisti hanno seguito passo passo l’evoluzione della questione, può aggiungere a ragion veduta che, quando si metterà la parola fine alla storia dell’autostrada, con l’aperturadell’ultimo tratto dell’Asti-Cuneo, bisognerà che in qualche modo i meriti di Revelli siano tramandati ai posteri.

Nella capitale, con il lotto 2.5, è passata la soluzione (anticipata da Gazzetta alcuni mesi fa, con la pubblicazione del tracciato) che, pur comportando un notevole aumentodei costi, avrà il minor impatto ambientale, specie sulla sinistra Tanaro, consentendo di mantenere l’uso della tangenziale per il traffico locale. Il tunnel, per il quale non ci saranno i seri problemi geologici comportati dal traforo previsto nel lotto successivo, il 2.6 che passerà nel territorio di Verduno e servirà il nuovo ospedale, inizierà al Mogliasso e sbucherà nella zona della casa circondariale.

Il terreno marnoso sotto il Tanaro dovrebbe facilitare le operazioni. Al momento sono previstii caselli diAlba esta Castagnito e Alba ovest a Cantina Roddi. Però, se ci sarà unanimità di pareri (al riguardo Revelli sta per fissare una riunione fra gli enti locali interessati), il secondo potrà essere soppresso, provvedendo all’unificazione con quello di Verduno, studiato per consentire l’accesso al futuro nosocomio di Alba-Bra.

«È l’ipotesi che caldeggiamo», spiega Rossetto. «Essa eviterebbe la presenza di due caselli in poco più di un chilometro e mezzo e ridurrebbe lo sfruttamento dei terreniagricoli, andando incontro ai rilievi dei cittadini le cui proprietà sono coinvolte». In realtà, raggiungere l’obiettivo non è semplice, perché sul piatto c’è la questione della variante ovest alla (ex) statale numero 29.

Tabella.

Il primo cittadino di Alba, ben spondato da Revelli, infatti ha portato a casa un altro successo importante: pur non facendo parte del progetto relativo all’Asti-Cuneo, il nastro d’asfalto fra Cantina Roddi e corso Cortemilia, il cui progetto preliminare è stato messo nero su bianco a cura della Sitraci, guidata dal Vicepresidente della Provincia, è stato allegato agli atti, essendo considerato "pertinente". Cosa significa? «Se al momento non esiste il finanziamento pubblico, il passo ufficiale compiuto in Conferenza dei servizi rende pressoché certo che la seconda tangenziale della città (per la terza, da Racca di Guareneaviale Cherasca, le certezze sono ben inferiori, ndr) sia inserita nel pacchetto di opere collaterali realizzato dalla società privata che, con ogni probabilità, eseguirà il lotto autostradale», gongola Rossetto.

Entro giugno dovrebbe essere formalizzata l’assegnazione alla Satap del tratto fra Asti e Alba, considerato un’estensione della Torino-Alessandria-Piacenza, e all’Ats (Autostrada Torino-Savona) di quello fra la capitale delle Langhe e Marene, funzionale all’A6, mentre per la bretella Massimini di Carrù-Cuneo è annunciato il ricorso a un project-financing, con bando europeo. La Satap, che informalmente si sarebbe già dichiarata disponibile a costruire pure la variante, anche perché essa garantirebbe un migliore e maggiore afflusso all’autostrada, deve però contemperare i propri interessi alla richiesta di spostare il casello di Alba ovest verso Verduno. È il nodo della faccenda: il progetto sarà cambiato come vuole il Comune di Alba solo se si riuscirà a coordinare esigenze contrapposte. Altrimenti le cose resteranno così come sono previste oggi.

Rossetto è soddisfatto anche per un ulteriore obiettivo raggiunto: «Il via libera al lotto 2.5 comporta automaticamente una priorità assoluta al completamento della messa in sicurezza del Talloria. L’occasione è storica. A fine aprile partirà un altro lotto, per un importo di tre miliardi di lire, relativo a interventi verso la nostra città. Ma risultavano scoperte tutte le opere da eseguire sull’alveo del torrente a monte di Gallo. In virtù delle decisioni prese in Conferenza dei servizi, la Regione ha il dovere di stanziare i fondi per consentire un intervento complessivo e definitivo: nei prossimi giorni, l’Assessorato retto da Caterina Ferrero deve ripartire i fondi disponibili e confidiamo che arrivino ottime notizie. Frattanto, stiamo pensando pure al Riddone, sul quale è in avvio un nuovo intervento, del costo di 3 miliardi e 250 milioni di lire».

Claudio Puppione
    

La situazione dell’autostrada: ogni giorno, 
è sempre meno una chimera

Riportiamo l’aggiornamento dello stato d’avanzamento dell’iter burocratico e, per fortuna, non più solo tale dei progetti per l’autostrada Asti-Cuneo.

Lavori in corso

Lotto 1.1, Massimini di Carrù-Perucca (proseguono i lavori, appaltati all’impresa Itinera di Tortona; pagati gli espropri; importo a base d’appalto 59.100.000.000 di lire; cantiere passato dalla Satap all’Anas).

Lotto 1.2, Perucca-Consovero (lavori in corso, appaltati all’impresa Locatelli di Bergamo; pagati gli espropri, importo a base d’appalto 45 miliardi, 181 milioni, 334 mila e 572 lire).

Lotto 2.2, Isola d’Asti-Motta (lavori appaltati all’impresa Astaldi).

Lotto 2.3, Motta-Govone (lavori in corso, appaltati all’associazione temporanea di imprese Fincosit grandi lavori/Mazzi di Roma; consegnati il 13 giugno 2001; pagati gli espropri; importo a base d’appalto 111 miliardi, 830 milioni, 88 mila e 630 lire).

Lotto 2.3b/2.4, Govone-Neive-Guarene (lavori appaltati alla Collini di Trento; espropri in corso; importo a base d’appalto 72.850.000.000 di lire).

Lotto 2.7, Diga Enel-Cherasco (lavori appaltati alla Coestra-Acmar di Firenze; espropri in corso; importo a base d’appalto 116.150.000.000 di lire).
  

Procedura d’appalto (finanziati)

Lotto 2.8, Cherasco-A6 (Marene), 6,762 chilometri. La procedura è in corso (esame delle offerte pervenute).
   

Approvati in Conferenza dei servizi

Lotto 1.2, casello di Sant’Albano Stura (esecutivo redatto).

Lotto 1.3, Consovero-Castelletto Stura (esecutivo redatto).

Lotto 1.4, Castelletto Stura-Cuneo (esecutivo redatto).

Lotto 1.5, bretella di Cuneo (esecutivo in corso).

Lotto 2.1, A21 (casello di Asti est) - Isola d’Asti  (approfondimenti con la Provincia e il Comune di Asti per la realizzazione dell’esecutivo).

Lotto 2.5, Guarene-Roddi (tangenziale di Alba).

Lotto 2.6, Roddi-Diga Enel (riapprovato nella Conferenza dei servizi del 7 febbraio 2002).
   

I finanziamenti (in lire)

Stanziati 342 miliardi, più 587 miliardi, più 185 miliardi, più le quote 2003 e 2004 del piano triennale in legge finanziaria. Importo complessivo previsto: 2.103 miliardi.

   Gazzetta d'Alba n. 12 del 20-3-2002 - Home Page