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LA COPPIA NON SI
FERMA AL PIACERE
MA E' APERTA ALLA PROCREAZIONERiprendiamo
il discorso sul piacere sessuale e metodi contraccettivi
in risposta alle lettere pervenute dopo che il Teologo
aveva trattato l'argomento.
In questa rubrica avevamo
affrontato il tema del piacere sessuale e della
procreazione (FC 47), cui sono seguite diverse
richieste di chiarimenti che proponiamo sintetizzate
sotto forma di domande.
- È lecita tra i coniugi la
ricerca del piacere sessuale?
Certo, a condizione che il gesto
dellintimità venga vissuto in un contesto di
amore. Cosa significa? Il gesto dellintimità
fisica può essere vissuto in molti modi. Diventa umano e
umanizzante quando non si esaurisce in una pura ricerca
del piacere, ma diventa un modo di esprimere e alimentare
lunione tra i coniugi. Ci sono molti modi per dire
alla persona amata «Ti amo»: lintimità fisica è
uno dei modi più originali e intensi. Il corpo allora
non è solo il luogo dellorgasmo, ma diventa il
luogo dellincontro e della comunicazione amorosa.
Lamore si nutre di tenerezza, di affetto, di
presenza, di dono e perdono, di pazienza. Si nutre anche
di incontro fisico. Il corpo allora diventa "parola
dello spirito". Se non è vissuto in questo modo
può scadere in occasione di avvilimento della persona,
perché la ricerca del solo piacere porta a considerare
la persona come un oggetto da cui spremere piacere. Dopo
lincontro la persona è più povera e più sola.
Gli antichi dicevano: «Omne animal post coitum triste»
per esprimere il vuoto in cui si cade dopo un gesto che
sembrava promettere grandi cose. Di fatto può produrre
grandi cose, cioè amore, piacevolezza, tenerezza, unione
più profonda, e può rendere le persone più appagate
come persone quando è vissuto come gesto di amore;
mentre può lasciare un grande vuoto quando si riduce a
gesto di semplice sfogo fisico.
- È lecito vivere il gesto
dellintimità in modo contraccettivo?
La risposta è "no".
Però è necessario spiegare questo "no".
Partiamo dalla constatazione che il gesto
dellintimità dà origine a più effetti: unisce,
fa gioire, procrea. Ora, mentre lunione e il
piacere possono essere sempre presenti, la procreazione
è presente solo in alcuni giorni del mese, e
precisamente per il tempo in cui la donna ovula e
lovulo vive. In questo tempo e solo in esso la
coppia è capace di procreare. In quei giorni la coppia
porta in sé un potere nuovo che normalmente non ha e che
la rende più simile a Dio, perché partecipa in qualche
modo del potere creatore di Dio.
- Cosa provoca di fatto la
contraccezione?
Elimina questo potere creativo.
Impoverisce la coppia e rende ambiguo il gesto
dellintimità. I gesti dellamore non solo
rispettano la persona e le qualità della persona, ma
producono una crescita di vita. Ora il gesto
contraccettivo, anche se ricercato e vissuto come gesto
di amore, di fatto produce leliminazione del potere
procreativo. È fuori dubbio che è molto diverso il
gesto contraccettivo in cui il coniuge viene
"cosificato" per il piacere, e il gesto
contraccettivo che ha allorigine una volontà di
amore e di unione amorosa; ma lintenzione buona non
rende onesto il gesto. In altri termini: la coppia
intende crescere con un gesto di amore, ma questo gesto
di amore in realtà sacrifica una ricchezza della coppia.
- Dove stanno dunque la
contraddizione e la colpa per una coppia
cristiana?
Nellesortazione apostolica Familiaris
consortio si parla di atto
"contraddittorio", perché il gesto
dellintimità dovrebbe essere un gesto di amore, e
quindi di accoglienza piena dellamato; ma in quanto
contraccettivo è accoglienza riduttiva dellamato
perché elimina in lui il potere procreativo. Ed è
proprio questa contraddizione che deve indurre la coppia
a gesti di amore alternativi ai gesti contraccettivi. Se
poi ci chiediamo quale sia il grado di colpevolezza del
gesto contraccettivo (grave, leggero, mortale, veniale?),
sappiamo con certezza che la Chiesa lo giudica
intrinsecamente disonesto (il che non equivale a
massimamente grave!) ma non ha mai detto in modo
esplicito se sia mortale o veniale; anche se alcuni
autori ritengono che dal contesto e dal modo con cui si
parla di questo problema si deve concludere che sia un
fatto grave, che può trasformarsi in leggero a livello
soggettivo, in base alle circostanze.
- Quale differenza tra i
metodi contraccettivi e quelli naturali?
Entrambi hanno come scopo di vivere
il gesto dellintimità senza procreare, per cui il
fine è uguale; ma i mezzi per raggiungerlo sono diversi.
E se un mezzo è illecito, non viene giustificato dal
fine. Ora, il gesto contraccettivo non è moralmente
lecito perché elimina anche se episodicamente
il potere procreativo; al contrario il gesto
dellintimità vissuto nei tempi naturalmente
infecondi è lecito perché si inserisce nel piano di
Dio, e non elimina nulla. Il male non è
nellintenzione di escludere in modo responsabile (e
non per egoismo) la prole, ma nel mezzo con cui
lintenzione viene realizzata.
Inviare
le vostre domande a Famiglia Cristiana,
"Risponde il teologo" - Via Giotto
36 - 20145 Milano. La Direzione si riserva il diritto
di sintetizzare le lettere che vengono pubblicate.
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