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![]() Cristo sopra tutto |
Subito dopo l’elezione, quando l’ho salutato, il nuovo Papa mi ha detto: «Dobbiamo continuare sulla via dell’unità dei cristiani». Parola del cardinale Walter Kasper, responsabile del Pontificio consiglio per l’ecumenismo. Nei primi interventi pubblici, Benedetto XVI ha avuto parole impegnative sul dialogo ecumenico.
«L’ecumenismo era nel cuore di Giovanni Paolo II ed era una delle principali intenzioni del Concilio Vaticano II. Benedetto XVI ha già detto che intende proseguire su questa strada. D’altronde, il ministero petrino è ministero di unità, non soltanto per la Chiesa cattolica ma per tutti i cristiani. Sì, io spero che con il nuovo Papa ci sia un nuovo slancio».
«Alessio parla di "conservatorismo" con
riferimento ai valori cristiani.
«Noi possiamo imparare dalla loro ricchissima tradizione di spiritualità, loro possono imparare dalla nostra maggiore esperienza di confronto con il secolarismo. Mosca ci chiede anche maggiore collaborazione in campo teologico, con scambio di professori e studenti».
«Troppo presto per dirlo e finora non se n’è parlato. Spero che sia possibile, perché ne verrebbe una grande spinta al miglioramento dei nostri rapporti».
«Quelle ufficiali sono state tutte più o meno positive. C’è grande attesa su come si muoverà il nuovo Papa, che finora è noto soprattutto come grande teologo. Bisogna aspettare e non affrettarsi ad appiccicargli etichette di destra o di sinistra. Anche con i protestanti la collaborazione sarà positiva».
«Le comunità protestanti hanno il diritto di chiamarsi Chiese, ma il loro concetto di Chiesa è diverso da quello cattolico. Ad esempio, non hanno la successione apostolica nel ministero episcopale, né la piena sostanza dell’Eucaristia. Perciò facciamo questa distinzione teologica tra Chiese e Comunità ecclesiali. È una questione delicata, sulla quale abbiamo avuto molti confronti».
«Questa è la nuova sfida ecumenica. I neopentecostali o
neocarismatici sono in grande crescita, soprattutto in America latina e in
Africa. Con larga parte di questi movimenti abbiamo rapporti buoni, sulla
base della Scrittura, della Cristologia affermata dai primi concili e delle
questioni etiche. Certo, non hanno i sacramenti nel nostro senso né un’ecclesiologia
sviluppata. E poi, ci sono anche dei neopentecostali che fanno un
proselitismo aggressivo.
«Il ministero petrino è ministero di unità e riconciliazione. Credo che anche in questo campo papa Ratzinger ci offrirà una nuova immagine. Ha già incominciato con uno stile comunicativo, aperto. Dobbiamo superare i pregiudizi legati al suo precedente ruolo. È sì un conservatore, ma non chiuso e testardo. È un uomo molto intelligente, e credo che il nuovo ministero avrà ripercussioni sulla sua persona. Spero che promuova un’opera di riconciliazione con molti teologi».
«Più che frenata, è stata in calo, soprattutto in
Europa occidentale. Ma ci sono giovani teologi, ancora poco noti, che
daranno un nuovo slancio alla ricerca, per affrontare le sfide del mondo
post-moderno». Renzo
Giacomelli
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