n. 1 GENNAIO 2006 EDITORIALE SERVIZI
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SOMMARIO RITUALI VIOLENTI NELLA STORIA Nel passato era accettato, a scopo "correttivo", un certo esercizio moderato della violenza da parte del padre nei confronti dei familiari. Questo fattore, insieme a quello dell’onore, costituisce l’elemento principale di differenza con il presente, oggi poco credibile in società individualiste e libertarie. La maggior parte delle violenze erano commesse dagli uomini, ma alle donne era attribuito il più tremendo dei delitti, l’infanticidio, spesso per ragioni di onore. Oggi la novità è che, anche se le donne rimangono le vittime principali delle violenze domestiche, emerge la nuova realtà degli uomini picchiati dalle mogli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .L’IMPOSSIBILITÀ DI SEPARARSI DAL
PASSATO Il mito di Edipo, così come la mitologia greca, si rivela un prezioso aiuto per ragionare intorno a temi importanti della vita umana. La tragedia di Sofocle Edipo Re descrive il rapporto tra genitori e figli, permeato da sentimenti come odio, paura, desiderio e rivalità. Si è trascurato però di considerare altri aspetti del mito, che aiutano a inquadrare il problema della violenza in famiglia considerando l’investimento narcisistico dei genitori rispetto ai figli, i quali poi agiscono ripetendo schemi precostituiti, impedendo a sé stessi di potersi separare da un passato che dà loro un’identità, un legame, anche se al negativo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .LA SOCIETÀ SI FA CARICO Oggi la cultura familiare è radicalmente cambiata, ma i maltrattamenti sono lungi dall’essere eliminati, assumendo forme e significati nuovi, coerenti al contesto culturale: se nelle società patriarcali l’abuso rappresentava un’espressione del potere con valenze prevaricatorie, anche in una società "narcisistica", ossessionata dalla soddisfazione dei bisogni individuali, l’abuso all’infanzia appare coerente all’ambiente. Occorre agire nella cultura degli operatori e nel più ampio contesto sociale, a partire dal superamento delle scissioni e dal riconoscimento che un po’ di bene e di male coesiste in ciascuno di noi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MINACCIATI NELLA PROPRIA IDENTITÀ Quando ostacoli e minacce alla costruzione dell’identità e del futuro dell’adolescente si originano dal suo mondo interno e/o dai contesti di vita, azioni violente e distruttive possono insorgere, nel tentativo di negare la disperazione e di ripristinare la speranza, rappresentando un forte appello agli adulti. Apparente cecità e non-senso degli atti violenti sono il segnale della gravità della situazione e dell’urgenza di intervenire. È necessario non sottovalutare il significato che fin dall’infanzia possono assumere atteggiamenti prepotenti, di sopraffazione e di misconoscimento dei bisogni e delle emozioni proprie e dell’altro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LA PAURA DI ESSERE GIUDICATE La violenza sessuale è un fenomeno complesso, che causa un grave trauma nella vittima, che però spesso non denuncia l’evento per motivi diversi: vergogna, paura dell’aggressore, poca fiducia nelle forze dell’ordine, sensi di colpa. In seguito a questo grave trauma molte donne non sviluppano una sindrome post-traumatica perché possiedono risorse personali di autoguarigione; esse non dimenticano, ma, dopo qualche tempo, riprendono il controllo della loro vita. Altre, invece, vanno incontro a una sindrome post-traumatica: per loro è indicata una terapia specifica senza la quale la loro vita resterà impoverita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CHI
SONO LE VITTIME DELL’ABUSO Una ricerca del Centro nazionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza per rispondere all’esigenza di raccogliere nuovi elementi conoscitivi sul fenomeno della violenza all’infanzia. La prospettiva scelta (quella dell’indagine retrospettiva) ha permesso di acquisire dati relativi alla diffusione di esperienze di abuso fra la popolazione normale, nel senso di individui non pre-selezionati in base a particolari caratteristiche discriminanti, esempio essere tossicodipendenti oppure pazienti psichiatrici. Sono stati investigati elementi individuali, familiari e sociali, che possono aver influenzato l’esperienza dei soggetti. |
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