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SOMMARIO
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IL MEDIATORE FAMILIARE Con laumento del fenomeno delle separazioni e dei divorzi nasce la
necessità di affrontare tali circostanze in modo nuovo e meno traumatico sia per i
coniugi che si lasciano, sia per i loro figli. La figura del mediatore familiare è una
nuova figura professionale, nata proprio dalla necessità di fornire un sostegno alle
coppie che vivono la separazione aiutandole a trovare delle soluzioni per la
riorganizzazione dei legami familiari, la custodia dei figli e le questioni di ordine
economico e fiscale. Il mediatore si distingue dallavvocato o dal terapeuta
familiare, con unidentità propria, competenze e strumenti particolari per mediare i
conflitti nellauspicio di un accordo consensuale tra i coniugi. COMPETENZA O
NUOVA PROFESSIONE? In attesa che anche in Italia sia regolamentata la legislazione sulla
mediazione familiare, numerosi centri di formazione si dedicano alla preparazione di
operatori psicosociali per attrezzarli al lavoro con le coppie divise affinché siano
coinvolte responsabilmente nella riorganizzazione dopo il divorzio. In sintonia con le
organizzazioni di mediatori familiari europee, americane e canadesi, vengono trasmesse
abilità e competenze per favorire la negoziazione in situazioni altamente conflittuali,
rischiose per minori e adulti coinvolti. Il Centro studi e ricerche sulla famiglia
dellUniversità Cattolica di Milano propone un modello di mediazione intesa come
unesperienza transizionale dal rilevante contenuto simbolico. I contenuti della
formazione sono affrontati nella triplice prospettiva pratica, teorica, etica. GARANTIRE LAFFETTO DEI GENITORI In questo contributo lautrice esamina il punto di
vista dei minori nella mediazione, considerando soprattutto lo spinoso e controverso
argomento del ruolo attivo dei figli nelle sedute di mediazione familiare in casi di
separazione e divorzio. Non tralascia, tuttavia, di considerare anche altri ambiti in cui
la mediazione può essere di notevole utilità ai minori: la mediazione tra adolescenti e
genitori, la mediazione scolastica e la mediazione penale. LA STORIA DELLA MEDIAZIONE Da sempre luomo ha cercato di gestire le divergenze di carattere
civile e familiare. Un tempo le questioni venivano risolte dinanzi al capofamiglia o al leader
della comunità di appartenenza. Le trasformazioni sociali e culturali, che nel corso
degli anni si sono verificate, hanno portato allistituzione di vere strutture di
conciliazione. In Canada, negli Usa, ma anche in Francia e nel Regno Unito, la mediazione
familiare si è già qualificata come strumento originale per tutelare i minori e per
offrire agli adulti, che stanno facendo lesperienza della separazione, la
possibilità di superare il senso di impotenza e di fallimento determinati dal conflitto. LIMPEGNO DEI CONSULTORI PRIVATI Nei consultori privati la mediazione familiare si va strutturando come
un processo di consulenza basato sul binomio educazione-libertà. Per aiutare la coppia a
gestire relazioni complesse, importanti e vitali come quelle familiari, è necessaria
unazione "da sistema a sistema", con unéquipe in cui i
professionisti apportino almeno tre ambiti di competenza: tecnica, consultoriale e
familiare. Pur con un modello non univoco i consultori di ispirazione cristiana stanno
diventando sempre più agenzie "consapevolmente" educative. CONSULENZA TECNICA DUFFICIO La mediazione familiare non può essere utilizzata in tutte le
situazioni di conflitto coniugale. Un suo uso indiscriminato comporta, da una parte, il
rischio di adattare forzatamente lo strumento alle vicende familiari che non possono
beneficiarne (invece che di coglierne i limiti e le risorse specifiche, trovando poi la
risposta più idonea); dallaltro, leventualità di bruciarne, a causa delle
aspettative eccessive, la portata culturale e operativa di cambiamento nella separazione,
nel divorzio e nellaffidamento dei minori. La consulenza tecnica dufficio di
orientamento sistemico-relazionale costituisce una valida alternativa di intervento nei
"conflitti non mediabili". |
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